10 Mag Un viaggio durato tre gare

ANTEPRIMA LOPS
In un anno come questo, dominato dall’incertezza e dalle difficoltà negli spostamenti, ho scelto di cimentarmi in una stagione un po’ improvvisata, costruita inanellando gare e contesti molto diversi, andando a prediligere l’esperienza al successo della prestazione.
Chi mi segue sa che mi sto mettendo molto in gioco per scoprire quali siano le gare più consone a me: di qui il desiderio di testarmi sulle gare in circuito. Esperienza del tutto nuova, bellissima e assai preziosa.
Rispetto alle altre competizioni in cui a tener il ritmo sono i km, nelle gare in circuito è il tempo a dettar legge. Tre gli eventi a cui ho partecipato: la BiUltra, Biella 24 ore, la Ultrafranciacorta, Provaglio d’Iseo (BS) 12 ore, la 6Ore Coratina, Corato (BA) 6 ore. Le ho corse proprio in quest’ordine, dalla piu’ lunga, a me forse piu’ congeniale, alla piu’ corta, da correre veloce. In tutte e tre il medesimo obiettivo: percorrere il maggiore numero di’ km possibili.
La 24h è stata senza dubbio la gara per me piu’ facile. Nessuna aspettativa, non l’avevo preparata, volevo vedere cosa succedeva e mi sono divertito dall’inizio alla fine.
Vero è che ogni gara si compone sempre di un pre e di un post, entrambi importantissimi. Non posso quindi non ricordare la magnifica accoglienza di Alberto, amico e ideatore di NO, che ha ospitato me e Francesca Canepa il giorno precedente, mettendoci totalmente a nostro agio, cucinando esattamente cio’che era giusto per noi.
Il benessere psicofisico e la serenità alla partenza sono indispensabili per affrontare ogni gara, specie una 24 ore. E poi l’assistenza costante durante tutta la competizione di Roberto e Alda, due magnifici signori che ci hanno sostenuto fornendoci cibo, bevande, gel e tutto il conforto necessario per farci continuare a girare in tondo su un circuito da 1 km per 24 ore consecutive.(senza senso, insomma!) A completare il team viene in supporto Roberto Ragazzi, che nelle settimane precedenti ci aveva ospitato per un ritiro in preparazione della stagione. Roberto è un Fisioterapista, esperto in gare di lunga durata e molto amante del nord, sicuramente ospiterò una sua intervista prossimamente con un po’ dei suoi racconti di viaggio. Roberto si è preso cura di noi, per molte ore durante la gara.
Chiudo contento con 170 km.
Con Francesca Canepa , prima classificata tra le donne, siamo stati un team in tutte e tre le gare. Francesca ha vinto la 24 ore, per poi fare il record nazionale della 12h in occasione della gara in Franciacorta.
Vi starete chiedendo dove sta il bello in una gara come questa. Gesto atletico e concentrazione, questa la risposta. Trovo il bello nell’esaltazione del gesto atletico della corsa, da portare avanti su lunga distanza, con una grande concentrazione: ore e ore sullo stesso circuito, a concentrarti sempre solo sul gesto. Senza la dovuta concentrazione si perdono km. E poi, persa la concentrazione, in un attimo si perde anche la motivazione.
Piu’ impegnativa per me è stata la Ultrafranciacorta, la 12 ore di Provaglio d’Iseo. Dopo un inizio brillante infatti è arrivata una crisi, ho rallentato e per un paio d’ore non sono piu’ andato avanti. Non ho capito cosa fosse successo. Probabilmente ho sbagliato qualcosa nell’alimentazione. Non ho mollato, non mi sono scoraggiato e improvvisamente, da un momento all’altro, alla sesta ora ho rivisto la luce e ho ricominciato ad andare benino. Chiudo con 105 km.
Per finire, la 6 ore di Corato. Totalmente diversa da tutte le altre, corsa in mezzo al paese, probabilmente anche la più dura a causa di una salita esposta al sole. Correre dalle h 10.00 alle h 16.00 con un caldo quasi estivo è stato assai faticoso. Chiudo con 60 km.
Il vero regalo della 6 ore, che mi ha permesso di vivere una giornata speciale è stata l’assistenza in gara che mi è stata fatta da Francesca Canepa. Si, perché Francesca ha deciso di non concludere la gara. Sono molte le motivazioni di questa scelta, sicuramente ha inciso negativamente il modo in cui abbiamo dovuto affrontare la gara, in questo momento le trasferte sono molto complicate, basti pensare che non ci sono ristoranti dove poter mangiare a causa della zona arancione. La colazione prima della gara consumata non era organizzative dal posto dove dormivamo. Come detto, essere atleta e poter performare è un insieme di elementi che devono andare tutti in un determinato modo, quando ci sono intoppi, tutto cambia.
Ma considerandosi un Team fino in fondo, si è messa al servizio mio e degli altri partecipanti. Francesca conosce perfettamente i bisogni di un atleta in gara, ha saputo darmi tutto il sostegno di cui avevo bisogno. Non solo, Francesca ha aspettato la fine della gara, sempre con il sorriso che ha dato grande ricarica a tutti noi che correvamo. Un esempio per tutti noi.
A margine della Coratina, in Puglia ho trascorso tre giorni meravigliosi, tra sole mare e amici accoglienti.
Siamo stati a casa di Vito Girone, amico produttore di olio, che con passione ci ha raccontato la sua azienda GANGALUPO.
Sono certo che queste gare mi porteranno un vantaggio nelle gare di Trail che ho programmato per i prossimi mesi. Certo, il mio cammino per migliorare è ancora lungo, ma sognare non costa nulla, e il desiderio di continuare su questo percorso è forte. Quindi, avanti tutta!